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Cos’è il Dark Web e perché usarlo?

Se ne parla sempre più spesso, ma forse non ti è chiaro cos’è il Dark Web. È sostanzialmente una piccola parte di Internet che non è però indicizzata. Pertanto, non può essere raggiunta tramite i motori di ricerca, ma è possibile accedervi soltanto tramite appositi strumenti e non con i normali browser. Spesso è anche richiesto di nascondere il proprio indirizzo IP, ed è per questo che in molti usano una VPN per accedere al Dark Web.

Cos’è il Dark Web e perché usarlo?

Dark Web: cos’è

Definizione di Dark Web

Il Dark Web è una parte non indicizzata di Internet. Le pagine Web sono generalmente indicizzate, cioè sono inserite nei database dei vari motori di ricerca in modo che possano comparire tra i risultati del motore stesso. Questo permette di raggiungere tali pagine non soltanto tramite accesso diretto ma anche, appunto, tramite un link ottenuto con una ricerca.

Le pagine del Dark Web, non essendo indicizzate, non fanno parte di questi database. Facendo una ricerca su un motore di ricerca, non compariranno mai tra i risultati. Non è però solo questa la sua caratteristica distintiva: il Dark Web risiede infatti anche su apposite darknet o reti oscure, a cui è possibile accedere solo utilizzando software specifici e spesso previa autorizzazione.

Quando si parla di Dark Web, a volte chiamato anche Dark Internet, si intende solitamente tutto ciò che esiste sulla rete onion, una rete particolare composta da una serie di nodi chiamati onion router che permettono la circolazione di dati crittografati. Si tratta quindi di una rete in grado di garantire più sicurezza di una rete normale, anche se presenta comunque alcune vulnerabilità. Per questo viene solitamente associata a protocolli che permettono la crittografia end-to-end, in modo da proteggere i dati lungo tutto il loro percorso fino alla legittima destinazione.

Differenza tra Deep Web e Dark Web

Dark web vs deep web

Spesso, quando si parla di Dark Web lo si confonde con il Deep Web, e data la somiglianza dei nomi i meno esperti potrebbero pensare che si tratti della stessa cosa. In realtà, Dark Web e Deep Web sono due concetti diversi, anche se collegati.

Il Deep Web è semplicemente tutto ciò che si trova online ma che non è indicizzato dai motori di ricerca. Ogni volta che si pubblica un contenuto online, questo viene inserito dai vari motori di ricerca in un enorme database, in modo che possa risultare accessibile ai motori stessi e che possa essere utilizzato come risposta alle richieste degli utenti. Questo processo si chiama indicizzazione e, se lo si desidera, può essere evitato.

Senza indicizzazione, i contenuti (come le pagine Web) sono praticamente invisibili ai motori di ricerca, quindi per potervi accedere è necessario conoscerne l’indirizzo preciso. Tra questi contenuti ci sono anche, ad esempio, tutte quelle pagine protette da password, che non vengono indicizzate perché sarebbe inutile fornirle come risultati nei motori di ricerca.

Il Dark Web è sostanzialmente un sottoinsieme del Deep Web: si tratta infatti di contenuti non indicizzati ma ospitati solamente sulla rete onion, come già accennato.

Chi ha creato il Dark Web

Quello del Dark Web è un progetto relativamente recente: nel 1999, uno studente dell’università di Edimburgo, Ian Clarke, realizzò una piattaforma online libera chiamata Freenet, in cui gli utenti potevano pubblicare qualsiasi tipo di contenuto. Questo progetto divenne subito molto popolare e fu presto chiaro di quanto il mondo intero fosse alla ricerca di una rete libera e in cui l’anonimato fosse una priorità.

Nel 2002, dopo alcune evoluzioni, venne creato Tor, acronimo di The Onion Routing project, che aveva come obiettivo proprio quello di realizzare la rete onion che è oggi alla base del Dark Web. Inizialmente, Tor era un progetto piuttosto di nicchia ma molto diffuso tra chi necessitava di navigare in reale anonimato, ad esempio tutti coloro che vivono in paesi con censure molto pesanti. Accedere a questa rete era però piuttosto complicato per i non esperti, in quanto erano richieste delle competenze in materia.

Nel 2008, però, Tor fece un salto di qualità: venne infatti rilasciato un browser omonimo in grado di accedere alla rete Tor senza che l’utente dovesse eseguire operazioni particolari. Anche gli utenti meno esperti, quindi, cominciarono a utilizzare Tor e tutti i servizi collegati, grazie alla possbilità di accedere a Tor tramite VPN, che ha reso l’operazione molto più semplice.

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Come entrare nel Dark Web

Come si accede al Dark Web? Come già accennato, non è sufficiente un qualsiasi browser ma è necessario utilizzare strumenti appositi, come il browser Tor o un altro dark web browser. Tor è sia il nome della rete Dark Web che del browser dark web che permette di accedervi. Nello specifico, Tor agisce come nodo della rete, e questo permette di creare un network estremamente ampio in grado di rendere anonimi tutti gli utenti, crittografando e poi inviando i dati attraverso molti nodi diversi. Ciò comporta però un rallentamento della connessione, quindi navigare sul Dark Web è generalmente più lento.

Un altro strumento che permette di accedere al Dark Web è DuckDuckGo: si tratta di un motore di ricerca in grado di indicizzare le pagine del Dark Web, cosa che motori come Google e Bing non sono invece in grado di fare.

In generale, accedere al Dark Web non è consigliabile. A meno che sia assolutamente necessario, è meglio starne alla larga.

Che cosa si trova nel Dark Web

Grazie all’anonimato garantito, il Dark Web ospita molti contenuti diversi, sia legali che illegali. Ad esempio:

  • Materiale coperto da copyright e distribuito illegalmente come film, musica, ma anche articoli scientifici e risorse per scuola e università.
  • Piattaforme per lo scambio di informazioni e opinioni, come forum in cui discutere di qualsiasi argomento senza timore di subire censura.
  • Luoghi in cui gli hacker si possono riunire per scambiarsi informazioni o pianificare gli attacchi futuri. Su certi forum, ad esempio, è possibile assistere e contribuire allo sviluppo di nuovi tipi di attacchi informatici che verranno poi utilizzati su Internet per truffare gli utenti.

Quanto è grande il Dark Web?

Se lo paragoniamo a tutto ciò che esiste su Internet, il Dark Web è soltanto una piccolissima parte, verosimilmente meno dell’1%. Bisogna poi considerare che ciò che esiste sul Dark Web spesso è accessibile solo a determinate persone o in determinati paesi, e molto spesso i siti vengono chiusi dalle autorità governative di certi paesi. Il che significa che di quell’1% i siti funzionanti sono probabilmente ancora meno.

È illegale usare il Dark Web e il Deep Web?

Non è difficile capire come accedere al Dark Web, e in generale non è illegale farlo. Alcuni contenuti del Dark Web e del Deep Web però potrebbero essere illegali. In altri termini,ci sono molti siti Dark Web illegali, ma le infrastrutture in sé non lo sono. Il Deep Web, in particolare, è utilizzato anche da molte aziende per fornire servizi personalizzati, quindi è decisamente consentito l’accesso.

Il Dark Web gode però di una cattiva fama, meritata solo in piccola parte: per questo, spesso viene mal visto chiunque ammetta di utilizzarlo.

I pericoli del Dark Web

Il Dark Web non è pericoloso in sé, ma bisogna probabilmente fare un po’ più di attenzione quando lo si utilizza, perché il cybercrime è dietro l’angolo. In particolare, si possono correre i seguenti rischi:

  • Se si subisce una truffa o un sopruso è praticamente impossibile risalire all’autore e quindi ottenere un risarcimento. Anche in caso di denuncia, le forze dell’ordine difficilmente saranno in grado di fare qualcosa.
  • I link malevoli che portano ad attacchi di phishing sono molto diffusi e ben mascherati, quindi si è molto più esposti ad attacchi di questo tipo.
  • Molti criminali svolgono le loro attività nel Dark Web, e se non si fa attenzione si potrebbe rimanere coinvolti in qualcosa di illegale senza quasi nemmeno rendersene conto.

Perché il Dark Web non aiuta la privacy

Molti pensano che accedere al Dark Web sia il modo migliore per mantenere la propria privacy. È però una soluzione che apre la strada a moltissimi altri rischi. Ad esempio, non ci sono alcune garanzie che gli acquisti fatti sul Dark Web siano effettivamente validi, o che quello che si trova nel Dark Web sia reale.

Se si tiene alla propria privacy (e tutti dovrebbero preoccuparsene), la soluzione migliore è quella di usare una VPN per crittografare il proprio traffico e mascherare il proprio indirizzo IP (vai alla pagina mio IP per scoprire qual è il tuo). NordVPN è una reale garanzia di privacy, e dispone di diverse funzionalità che aumentano il livello di sicurezza quando si naviga online. La Threat Protection, ad esempio, permette di essere al sicuro anche quando non è possibile collegarsi a un server VPN.

NordVPN offre anche un’altra funzionalità interessante: il Dark Web Monitor. Si tratta di una soluzione di sicurezza informatica che permette di scandagliare in automatico ogni sito del dark web in modo da scoprire se le proprie informazioni personali sono state rubate e diffuse. Questo è un ottimo modo per proteggere la propria privacy.

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