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Cosa sono i bot? Definizione, esempi pratici e soluzioni

La rete internet è stracolma di bot che compiono una vasta serie di azioni e funzioni automatizzate, dall’indicizzazione dei siti al supporto ai clienti. Molti bot sono creati però al solo scopo di creare danno ai loro obiettivi, ad esempio infettando dei dispositivi con dei malware.

14 mar 2023

6 min di lettura

a bot

Cos’è un bot e come funziona?

Definizione di bot

Con bot in informatica, abbreviazione di robot, si fa riferimento a programmi per dispositivi digitali creati per svolgere compiti ripetitivi come rispondere a richieste in chat. Anche se alcuni bot sono pensati per migliorare l’esperienza d’uso di alcuni servizi digitali, altri possono essere sviluppati a fini nocivi per comunità e individui.

Gli hacker creano spesso dei bot (chiamati bad bot) per impiantare malware, sottrarre informazioni sensibili o per aggiungerli a una botnet, una rete di computer o altri dispositivi utilizzati per fini criminali.

Tipi di bot “buoni”

Attualmente ci sono tante tipologie diverse di bot positivi, ovvero good bot. Questi variano a seconda dell’obiettivo che devono raggiungere agli occhi dei loro sviluppatori. Qui di seguito le tipologie più comuni.

Bot dei motori di ricerca

I search engine bot, chiamati anche web crawler o spider, hanno lo scopo di navigare sulla rete e indicizzare i siti che visitano su motori di ricerca come Google, Yahoo o Bing.

Chatbot

Istituti bancari, venditori di prodotti online e tanti altri siti web che offrono servizi al dettaglio usano i chatbot per simulare una conversazione umana naturale e dare sostegno ai propri clienti o a utenti interessati a saperne di più.

Bot di monitoraggio

Come dice il nome stesso, questi bot vengono utilizzati per analizzare e valutare la performance di un sito web e notificare il webmaster nel caso in cui si presentino dei problemi.

Assistenti personali

I personal assistant bot operano in modo simile a Siri e Alexa, dando una mano a svolgere alcuni compiti semplici come rispondere messaggi, effettuare prenotazioni, ecc.

Bot per il marketing

Per tracciare le prestazioni di pubblicità e campagne di marketing vengono utilizzati diversi bot. Si tratta di strumenti utili per monitorare le recensioni dei clienti, trovare parole chiave promettenti o tanto altro ancora.

Questi strumenti online hanno lo scopo di aiutare gli imprenditori ad aumentare il giro d’affari della propria azienda, raggiungendo un numero sempre maggiore di persone o operando con precisione superiore.

Bot aggregatori

Questi bot hanno il compito di raccogliere informazioni da vari siti web e aggiungerli in una piattaforma sotto forma di riassunto a favore degli utenti. Una tecnologia molto usata, ad esempio, nelle newsletter delle principali testate giornalistiche.

Tipi di bot “cattivi”

I bad bot hanno funzionalità nocive: il loro scopo finale è arrecare un danno all’obiettivo, per creare un vantaggio ai criminali che li utilizzano.

Spam bot

Questi bot creano account fasulli, sottraggono informazioni di contatto e diffondono spam sulla rete. Possono inviare messaggi spam via email o postare contenuti di vario tipo su forum o piattaforme social. Gli spam bot possono essere utilizzati per fare pubblicità a determinati prodotti o per diffondere malware.

Bot per il data scraping sulla rete

Con data scraping si intende raccogliere grandi quantità di dati dalla rete in modo massivo e non necessariamente legale. I bot di questo tipo possono scaricare il contenuto di un sito e ripubblicarlo altrove. Il tutto violando le norme sul copyright e danneggiando la reputazione del sito che ha subito il furto.

Bot per il credential stuffing

Quando alcune credenziali di accesso vengono sottratte o risultano compromesse, vengono addestrati dei bot per provare a effettuare il login con questi valori, ad esempio su siti come Netflix, Facebook o Amazon. L’obiettivo è prendere il controllo dell’account per rivenderlo.

Bot per DDoS

Quando un hacker riesce a infettare tanti dispositivi con un malware, li può utilizzare in maniera orchestrata per uno dei più pericolosi fra i vari tipi di attacchi informatici, ossia i DDoS. Aumentando la “potenza di fuoco”, riesce a intasare il sistema con un grande numero di richieste. Più bot a disposizione, più efficace l’attacco.

I bot sono illegali su internet?

I bot sono legali fintanto che non svolgono attività illecite. Dopo tutto un bot non è altro che un programma. È il suo utilizzo a fare la differenza. Utilizzare i bot per infettare dispositivi altrui con malware, rubare credenziali e violare il copyright non è consentito.

Come si riconosce un bot?

I bot sono sempre più sofisticati. Per questo motivo è molto difficile capire se ci si trova davanti a una persona vera o un computer. Secondo alcune stime sarebbero tra 20 e 50 milioni i profili fake solo su Twitter, controllati da un bot.

Numeri di questo tipo mettono a repentaglio anche la privacy degli utenti sui social media. Ecco perché è importante essere consapevoli del fenomeno per ridurre i rischi. A tal fine, consigliamo anche di applicare queste contromisure:

  • Controllare il profilo: link sospetti, immagini stock gratuite e scarse informazioni indicano spesso la presenza di un bot.
  • Poni delle domande: per capire se stai parlando con un bot, prova a porre una domanda generica come “Qual è la tua bevanda preferita?” o “Da quanto tempo lavori in questa azienda?”. I bot non sono programmati per rispondere a questi quesiti – per ora.
  • Attenzione al linguaggio robotico: per quanto ChatGPT abbia fatto un salto incredibile dal punto di vista del linguaggio, la maggior parte dei bot sulla rete continua a usare un linguaggio grezzo, spesso condito da errori grammaticali. Facendo attenzione a questi indicatori è più semplice capire se si ha a che fare con un bot.

Come faccio a sapere se c’è un bot nel mio computer?

Ci sono alcuni indicatori che uno dei tuoi dispositivi potrebbe essere stato infettato da un “bad bot”:

  • Il tuo computer rallenta improvvisamente o si spegne senza nessuna ragione.
  • Lo schermo si riempie di pubblicità fastidiose e pop-up.
  • La home page del tuo browser cambia senza che tu abbia modificato nulla.
  • Non riesci ad aggiornare il sistema operativo.
  • Sui tuoi profili social compaiono dei link sospetti.

Come proteggersi dai bot

Per tutelarsi da questo rischio è necessario un approccio sfaccettato, fatto di diversi elementi come:

  • Utilizzo di password solide e uniche: non bisogna riutilizzare le password in nessun caso. Una parola chiave è considerata solida nel caso in cui contenga almeno una lettera minuscola, una maiuscola, un carattere speciale e un numero.
  • Aggiornare i software: gli aggiornamenti e le patch sono fondamentali per porre rimedio a eventuali vulnerabilità.
  • Non cliccare su link sospetti o pubblicità strane: basta un click sul link sbagliato per aggiungere il tuo dispositivo a una botnet.
  • Sfrutta Threat Protection Pro di NordVPN: questa tecnologia neutralizza le minacce prima che possano diventare un pericolo serio per te e i tuoi dati, identificando i malware in tempo utile.
  • Usa una VPN: le reti private virtuali nascondono il tuo indirizzo IP e cifrano i dati trasmessi tramite sistemi crittografici di nuova generazione. Basta un account NordVPN per proteggere fino a sei dispositivi dagli attacchi hacker.

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Miglė Šimonėlytė

Miglė Šimonėlytė è una content manager che si occupa di sicurezza informatica e privacy digitale. Come appassionata di tecnologia, il suo obiettivo è aiutare le persone a imparare come proteggere se stessi e i propri dati online.