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Quali sono i luoghi in cui è più rischioso collegarsi alla rete con dispositivi elettronici?

La sicurezza dei nostri dispositivi dovrebbe essere una questione di primaria importanza. In un’epoca in cui quasi tutte le sfaccettature della nostra esistenza sono influenzate in qualche modo dalla tecnologia, sarebbe quantomeno imprudente non pensare alla protezione di smartphone e computer di uso quotidiano.

Quali sono i luoghi in cui è più rischioso collegarsi alla rete con dispositivi elettronici?

E non dobbiamo preoccuparci solo dei virus o dei malware in quanto tali, ma prestare anche attenzione al luogo in cui ci troviamo. La “location” gioca un ruolo importante dal punto di vista della sicurezza quando utilizziamo questi dispositivi.

Una recente indagine di NordVPN ha portato alla luce dati sorprendenti e cruciali a riguardo. Continua a leggere per sapere i luoghi in cui i nostri dispositivi sono maggiormente a rischio e cosa si può fare per navigare in maniera più sicura.

Cosa si intende per luogo rischioso per un dispositivo?

La domanda potrebbe sembrare un po’ banale, ma la risposta è più complessa di quanto si possa immaginare. Il nemico numero uno dei dispositivi che si collegano alla rete internet (ad esempio smartphone, tablet e laptop) è il Wi-Fi pubblico.

Parliamo delle classiche connessioni aperte e gratuite che si possono trovare in luoghi come stazioni ferroviarie, aeroporti o centri commerciali. Queste reti, per quanto siano allettanti vista la comodità e il fatto che sono gratis, mettono a rischio i dati che trasmettiamo, qualora siano presenti degli hacker pronti a carpirli.

Questo perché, spesso, le reti pubbliche non sono protette in maniera adeguata, se non addirittura già compromesse da organizzazioni criminali.

I rischi delle reti Wi-Fi pubbliche

Le reti pubbliche possono essere le trappole perfette per i malintenzionati per due motivi principali.

  1. Primo: i router potrebbero non essere configurati correttamente, rendendo facile l’accesso a persone esterne. Non avendo alcuna possibilità di verificare l’effettiva sicurezza di una rete prima di connetterci, ci esponiamo a possibili attacchi (a nostra insaputa).
  2. Secondo: è un fatto noto che i cybercriminali possano creare reti Wi-Fi fasulle, con nomi simili a quelli di attività legittime (ristoranti, bar, negozi, ecc.), sperando che le persone si connettano per rubare i loro dati o diffondere malware.

Cosa rivelano i dati?

NordVPN ha condotto un sondaggio sul tema affrontato in questa pagina, coinvolgendo persone che navigano abitualmente su internet provenienti da dieci Paesi diversi: Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Australia, Spagna, Olanda, Svezia, Germania, Polonia e anche la nostra Italia. Quali sono i risultati?

Dati mobili vs. Wi-Fi pubblico

Partiamo dalle notizie positive. In tutti e dieci i Paesi, la maggioranza degli intervistati ha affermato di utilizzare i dati mobili della connessione del proprio smartphone più del Wi-Fi pubblico. Questo non significa che i rischi online vengano azzerati del tutto, ma sicuramente il livello di sicurezza aumenta.

Utenti di internet su dispositivi mobili

Gli intervistati canadesi si sono dimostrati quelli che usano di più le reti Wi-Fi pubbliche, addirittura il 43%, a fronte di un “misero” 60% che usa i dati mobili in luoghi pubblici (quest’ultima percentuale risulta essere la più bassa tra tutti i Paesi coinvolti). Subito dopo c’è il Regno Unito, con il 41% degli intervistati che ha detto di utilizzare il Wi-Fi pubblico.

Dall’altro lato della classifica troviamo la Polonia, in cui solo il 17% ha affermato di usare il Wi-Fi pubblico, mentre l’80% si affida ai dati mobili.

Uso di rete Wi-Fi pubbliche, suddiviso per paese

Luoghi di maggiore rischio

Il sondaggio ha anche anche preso in esame i luoghi specifici in cui le persone si collegano spesso al Wi-Fi pubblico. Nei dieci Paesi, le risposte più comuni sono state centri commerciali, trasporti pubblici ed esercizi commerciali come caffetterie, ristoranti e bar.

Luoghi con rete Wi-Fi pubbliche pericolose, suddiviso per paese

Canada e Spagna hanno registrato l’uso più alto di Wi-Fi nei centri commerciali, rispettivamente 57% e 56%. Si è registrata, invece, una grande differenza in altri paesi: ad esempio, il 56% dei tedeschi ha detto di utilizzare il Wi-Fi pubblico durante gli eventi pubblici, mentre solo il 33% degli italiani ne fa uso in questi luoghi.

Chi si protegge di più fra i vari Paesi?

Il sondaggio di NordVPN ha anche valutato le misure adottate dalle persone in ogni Paese per proteggersi dai rischi digitali quando sono collegate a una rete Wi-Fi pubblica.

La notizia più preoccupante proviene dalla Svezia, in cui il 23% degli intervistati ha affermato di non adottare alcuna misura di protezione sui propri dispositivi. Questa percentuale è ancora più bassa in altri Paesi considerati meno avanzati rispetto alle nazioni scandinave dal punto di vista della cyber security (11% sia negli USA che nel Regno Unito).

Sono poche le persone che hanno riferito di utilizzare una VPN, nonostante sia uno dei metodi più efficaci per navigare in modo sicuro sulle reti pubbliche. L’Australia è in testa in questo campo, con il 29% degli intervistati che dice di usare una VPN per cifrare il proprio traffico.

Il panorama italiano secondo l’ultima ricerca di NordVPN

Prendendo in esame la situazione italiana, emergono dati interessanti. Il 75% degli italiani preferisce utilizzare la connessione mobile rispetto al Wi-Fi pubblico. Forse potrebbe sorprendere qualcuno sapere che il 15% degli italiani evita addirittura l’uso di Internet in luoghi pubblici. Solo il 24% degli utenti fa affidamento alle reti Wi-Fi pubbliche per navigare.

Per quanto riguarda i luoghi in cui si corre il maggior rischio, i centri commerciali sono in cima alla lista, con il 44% degli utenti che li identifica come potenzialmente pericolosi. A seguire, abbiamo i luoghi dedicati ad eventi pubblici con il 33%, aeroporti ed aeroplani al 31%, trasporti pubblici al 29% ed infine bar, caffetterie e ristoranti al 28%. La casa (13%) e il luogo di lavoro (11%) sono considerati i luoghi meno a rischio.

Nonostante una crescente consapevolezza dei rischi, il 16% degli italiani non adotta alcuna precauzione quando utilizza una rete Wi-Fi pubblica. Tuttavia, è incoraggiante notare che il 26% utilizza una VPN per navigare in sicurezza (dato di poco inferiore all’Australia prima in classifica), il 32% utilizza software antivirus, e sempre il 32% visita esclusivamente siti sicuri.

VPN: un alleato nella protezione dei dati

Le VPN sono diventate uno strumento essenziale per chi vuole proteggere la propria privacy online. In pratica, creano un tunnel crittografato tra il nostro dispositivo e il server al quale ci connettiamo, rendendo incomprensibili i dati trasmessi a chiunque provi ad intercettarli.

NordVPN non si limita a offrire una rete privata virtuale sicura, ma arricchisce il suo servizio con la funzione Threat Protection. Un extra di grande valore, capace di bloccare pubblicità potenzialmente dannose, oltre a proteggere da qualsiasi tentativo di tracciamento online e controllando i download alla ricerca di software dannosi.

Con uno strumento di questo tipo, navigare su reti Wi-Fi pubbliche e gratuite diventa molto meno rischioso!

La sicurezza online inizia con un semplice clic.

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