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Cos’è un CAPTCHA? Scopriamone il significato

La sigla CAPTCHA è un acronimo che indica un test completamente automatizzato che consente a un sistema di effettuare una distinzione quanto più sicura possibile tra un essere umano e un computer.

Cos’è un CAPTCHA? Scopriamone il significato

Molti utenti VPN potrebbero incontrare abbastanza spesso i CAPTCHA. Questo accade perché gli utenti VPN utilizzano server condivisi, e un portale potrebbe scambiarlo per un traffico di portata insolitamente ampia proveniente dallo stesso indirizzo IP.

È possibile bypassare il controllo CAPTCHA con una VPN online? Cosa si può fare al riguardo? Il più delle volte, il modo più veloce è semplicemente compilare il CAPTCHA. Tuttavia, puoi anche provare a utilizzare un browser diverso o a modificare la posizione del server a cui ti stai connettendo.

All’interno di questo articolo vedremo più nel dettaglio che cos’è un Captcha e perché è così ampiamente utilizzato nel mondo di Internet.

Quando sono stati creati i CAPTCHA?

Il team di AltaVista ha sviluppato un prototipo di codici Captcha nel 1997 per introdurli all’interno del loro motore di ricerca e far sì che i bot non potessero utilizzarlo. Tale metodo si è poi concretizzato con la pubblicazione del brevetto, avvenuta nel 1998.

Qualche anno dopo, esattamente nel 2003, un gruppo di ricercatori della Carnegie Mellon University a Pittsburgh ha ripreso il precedente metodo di verifica e ne ha prodotto uno simile, dandogli il nome di CAPTCHA.

Ma qual è il significato di Captcha? Scopriamolo nel paragrafo seguente.

Cos’è il codice CAPTCHA? Qual è il significato?

Molti si chiedono cosa sia il Captcha. Il termine CAPTCHA sta per Completely Automated Public Turing-test-to-tell Computers and Humans Apart, che si traduce letteralmente in “sistema automatizzato basato sul test Turing per distinguere esseri umani e computer”.

Il codice CAPTCHA nasce quindi come un test, generato da un programma, che mette alla prova uomini e macchine (computer o bot). Lo scopo di tale verifica è determinare l’identità di coloro che lo eseguono, e si basa sul presupposto che solo un essere umano sia in grado di completarlo.

Le prime tipologie di questo controllo prevedevano la trascrizione corretta di una sequenza di caratteri (numeri e lettere) visualizzati all’interno di un’immagine. Per assicurarsi che il test potesse essere completato da un essere umano e non da una macchina, i caratteri venivano presentati in modo distorto. Grazie proprio a questa distorsione, si era riscontrato che i computer non erano in grado di identificare i caratteri presenti nell’immagine.

Tra il 2013 e il 2014, Google e altre società hanno analizzato l’efficacia dei CAPTCHA, rilevando che l’intelligenza artificiale era in grado di riconoscere e risolvere codici alfanumerici. Tale scoperta ha avviato la ricerca di metodi innovativi più sicuri. Con i test di parole Google ReCAPTCHA, Google ha utilizzato immagini di libri scansionati per digitalizzare gli archivi del New York Times.

Codice CAPTCHA: a cosa serve? Come si risolve?

La funzione del codice CAPTCHA è proteggerti dallo spam e tenere al sicuro i tuoi dati, ma come funziona?

All’interno di molti portali sono presenti delle sezioni in cui è possibile registrarsi, lasciare dei commenti, inserire delle recensioni oppure compilare un modulo di contatto. In queste pagine è opportuno eseguire un controllo per verificare che la compilazione dei relativi form venga effettuata esclusivamente da esseri umani e non da un bot.

In questo vengono in aiuto i Captcha, poiché, come abbiamo visto sopra, sono dei test non risolvibili dai computer.

Tale metodo di controllo consente di aumentare la sicurezza di un sito web anche in altri modi. Ad esempio, proteggendo gli accessi: per questo spesso viene richiesto di inserirli nelle pagine di accesso dei portali. Dopo aver inserito i dati di accesso, il codice CAPTCHA consente di convalidare l’identità.

Con questo metodo, se un bot tenta di effettuare l’accesso, anche disponendo dell’indirizzo e-mail e password corretti non sarà in grado di superare il controllo CAPTCHA. Lo stesso discorso vale anche per il processo relativo a una nuova registrazione oppure al cambio della password.

In tutte le situazioni sopra descritte, l’impiego di un codice CAPTCHA assicura che le azioni vengano svolte effettivamente da una persona reale, bloccando gli accessi indesiderati.

I CAPTCHA non sono comunque l’unico modo per proteggere i propri dati e proteggersi dallo spam. Utilizzando NordVPN, ad esempio, si può sfruttare la funzionalità di Threat Protection Pro, che permette di bloccare i cookie di terze parti e anche rilevare il malware prima ancora che possa essere scaricato.

Captcha Non Valido: cosa posso fare?

Il motivo più comune per cui una persona reale può riscontrare l’errore di “Captcha non valido” è la difficoltà nella lettura delle lettere e dei caratteri e, quindi, di un loro inserimento sbagliato.

Ciò è dovuto al fatto che i caratteri vengono distorti volutamente per impedirne la lettura da parte di un computer. Tuttavia, in diversi casi, essi risultano difficili da leggere anche per un essere umano.

In questo caso è consigliabile cliccare sull’apposito pulsante di “Reload” indicato sul CAPTCHA in modo da far caricare un’ulteriore sequenza. La procedura può essere ripetuta finché non viene visualizzata un’immagine leggibile.

La sicurezza online inizia con un semplice clic.

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