Metaverso Facebook: un nuovo incubo per la privacy?
Il metaverso di Facebook, un universo virtuale che promette di rivoluzionare il modo in cui interagiamo nel mondo digitale, sta facendo sorgere preoccupazioni in materia di privacy e sicurezza fra gli addetti ai lavori e i comuni utenti.
Dopo l’Oculus di Facebook, gli occhiali per la raccolta di dati e lo smartwatch, sembra che il colosso dei social media non abbia ancora concluso la sua avanzata. Facebook vuole aumentare la sua influenza a livello globale, aprendo la strada in una dimensione totalmente nuova. In questo articolo, analizzeremo cos’è il metaverso Facebook, come accedervi e quali sono le potenziali minacce per la privacy.
Cos’è il metaverso di Facebook?
Il metaverso è un ecosistema basato sulla realtà virtuale (VR) che consente agli utenti di interagire tra loro all’interno di un ambiente generato dal computer. Nel 2021, la società che controlla anche Facebook ha cambiato denominazione, diventando Meta e ampliando il suo campo operativo oltre quello “canonico” dei social media per abbracciare la costruzione del metaverso.
Chi ne sta curando lo sviluppo, lo presenta come un insieme di ambienti virtuali in cui le persone possono incontrare amici e familiari a distanza. Immagina un mondo coinvolgente e interattivo, all’interno del quale si potrà giocare, interagire, fare acquisti, guardare film e altro ancora, emulando le nostre esperienze fisiche e sociali in uno spazio puramente virtuale.
Sarebbe limitante analizzare il metaverso e il suo significato. Questa tecnologia promette un’esperienza immersiva da vivere attraverso avatar virtuali: per i lettori appassionati di videogiochi, potrebbe sembrare una sorta di evoluzione di The Sims.
Mark Zuckerberg lo considera la prossima versione di Internet, ma gli esperti di cyber security non nascondono i loro dubbi in fatto di tutela della privacy. E potrebbero avere ragione, se si considera il pessimo precedente di Facebook sul tema.
Come funziona il Metaverso?
Il metaverso di Facebook si basa sulla creazione di mondi virtuali tridimensionali in cui gli utenti possono muoversi e compiere azioni. Per fare qualche esempio pratico, è possibile partecipare a eventi, giocare, fare affari e socializzare utilizzando dispositivi VR come l’Oculus Rift o semplicemente accedendo tramite computer (che però ne annulla l’esperienza immersiva).
Il metaverso di Facebook si colloca quindi tra la realtà virtuale e quella aumentata, creando una cosiddetta realtà ibrida. Secondo David Reid, professore della Liverpool Hope University, si tratta di una fusione fra mondo reale e virtuale, in un contesto dai connotati fantascientifici in cui i due mondi potrebbero diventare indistinguibili.
Su questo punto, Reid aggiunge:
“Il mercato è potenzialmente enorme. Chi lo gestisce avrà sostanzialmente il controllo sulla realtà che verrà mostrata agli utenti.”
Per realizzare appieno questo progetto basato su tecnologia AR/VR, sarà necessario installare sensori di Facebook all’interno della propria abitazione. Parliamo di sistemi di tracciamento per occhi, viso, corpo e mani. In alcuni casi, queste tecnologie potrebbero persino monitorare le onde cerebrali.
Pertanto, per utilizzare tutte le funzionalità del Metaverso, sarà necessario accettare un livello di tracciamento e sorveglianza senza precedenti.
Come accedere al metaverso di Facebook
Per accedere al metaverso di Facebook, gli utenti dovranno essere muniti di un dispositivo VR compatibile, come l’Oculus Rift, e scaricare l’applicazione dedicata. Una volta effettuato l’accesso con il proprio account Facebook, sarà quindi possibile creare un avatar e iniziare a esplorare il metaverso.
Criticità in tema di privacy del metaverso di Facebook
Il metaverso Facebook pone varie questioni per quanto concerne la privacy, tra cui:
- Raccolta di dati personali: Facebook ha un passato non particolarmente cristallino in tema di raccolta e utilizzo dei dati degli utenti per scopi pubblicitari. Nel metaverso, la quantità di dati raccolti potrebbe essere ancora maggiore, poiché gli utenti si immergono in un ambiente completamente digitale.
- Sorveglianza: il metaverso potrebbe consentire a Facebook di monitorare e registrare tutte le azioni degli utenti, dalle conversazioni private agli spostamenti degli avatar.
- Hacker e violazioni di sicurezza: così come sono frequenti i casi di Facebook hackerato, anche il metaverso è soggetto ad attacchi informatici e violazioni di sicurezza. Gli hacker potrebbero sfruttare vulnerabilità per accedere a messaggi personali, informazioni bancarie, foto, avatar, NFT e altri beni digitali degli utenti.
- Condivisione di dati con terze parti: Facebook potrebbe condividere i dati raccolti nel metaverso con altre aziende o agenzie governative, aumentando ulteriormente i rischi per la privacy degli utenti.
Come proteggere la propria privacy nel metaverso
Ecco alcuni consigli per proteggere la propria privacy nel metaverso di Facebook:
- Utilizzare una VPN: connettersi a Internet tramite una VPN può contribuire a proteggere la propria identità e i propri dati mentre si naviga nel metaverso, complicando la vita agli hacker e ad altre terze parti.
- Impostazioni di privacy: assicurarsi di controllare e aggiornare regolarmente le impostazioni di privacy del proprio account Facebook (e dell’applicazione per il metaverso), limitando l’accesso alle proprie informazioni a un livello strettamente necessario. Così, in caso di data breach, si potranno contenere i danni.
- Utilizzare pseudonimi: invece di utilizzare il proprio nome reale, gli utenti possono scegliere di utilizzare uno pseudonimo o un nome d’arte all’interno del metaverso, rendendo più complessa l’associazione tra la propria identità virtuale e quella reale.
- Essere cauti con le interazioni: trattare le interazioni nel metaverso come quelle del mondo reale, evitando di condividere informazioni personali o sensibili con sconosciuti o in luoghi pubblici.
- Mantenere aggiornato il software e l’hardware: assicurarsi di mantenere aggiornati il software del metaverso e l’hardware del dispositivo VR per proteggersi da eventuali vulnerabilità di sicurezza.
- Considerare alternative più sicure: alla luce dei legittimi dubbi riguardanti la privacy, si possono esplorare altre piattaforme di realtà virtuale che offrono una tutela superiore della sicurezza degli utenti, o valutare se eliminare l’account Facebook.
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Conclusioni
Il metaverso Facebook rappresenta un nuovo mondo di opportunità e interazioni virtuali, ma porta con sé anche rischi per la privacy. È fondamentale che gli utenti siano consapevoli dei problemi e adottino misure appropriate per proteggere i propri dati e la propria identità in questo nuovo ambiente digitale.