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Come si usa ChatGPT in modo sicuro?

Le minacce digitali continuano a crescere ed evolversi. In un contesto così complesso e sfaccettato, l’ascesa di strumenti potenti come l’intelligenza artificiale può rappresentare un’arma a doppio taglio. Se da un lato sono sicuramente utili a rilevare le minacce e creare modelli in grado di prevedere in anticipo eventuali pericoli, ci sono già diversi esempi pratici in cui l’intelligenza artificiale è stata utilizzata dagli hacker per potenziare la propria attività criminale.

Come si usa ChatGPT in modo sicuro?

Cerchiamo di dare uno sguardo d’insieme al contesto attuale, per fornire soluzioni pratiche direttamente applicabili dal lettore.

Che cos’è ChatGPT?

ChatGPT è un’intelligenza artificiale sviluppata da OpenAI basata su un LLM (Large Language Model) GPT-4. Questa IA è in grado di generare testi coerenti e contestualizzati a partire da un input fornito dall’utente (chiamato in gergo tecnico “prompt”).

Questa tecnologia può essere utilizzata in vari ambiti, come la scrittura di articoli, la creazione di contenuti grafici più complessi per siti web (come tabelle o elenchi) e l’assistenza online ai clienti (ad esempio tramite i chatbot che forse ti sarà già capitato di incontrare sulla rete).

Come funziona ChatGPT?

Il funzionamento di ChatGPT è fondamentalmente basato sull’apprendimento automatico e sulle reti neurali. Grazie a queste tecnologie, l’intelligenza artificiale è in grado di analizzare e comprendere il linguaggio umano, generando risposte precise, utilizzando una modalità di comunicazione apparentemente “naturale”.

Dopo aver affrontato un periodo di addestramento di lunghezza variabile, basato su enormi quantità di dati, ChatGPT impara a riconoscere pattern linguistici, acquisisce informazioni “fattuali” e di conseguenza può produrre testi, rispondere a domande e conversare (per il momento solo in formato scritto, senza l’uso di plugin o servizi esterni) con gli utenti.

ChatGPT: a cosa serve?

Vista la relativa novità di questo “prodotto”, il suo campo applicativo è in costante evoluzione. Secondo gli esempi visti finora e facendo fede alla mission della società che lo sta sviluppando, ChatGPT può essere utilizzato in diversi ambiti, tra cui:

  • Generazione di contenuti: intesa come creazione di articoli, blog, post e inserzioni pubblicitarie per siti web e profili social.
  • Assistenza clienti: l’IA è in grado di comprendere le domande che gli vengono formulate e rispondere ai dubbi degli utenti nella sua funzione di chatbot.
  • Traduzione: essendo stato “addestrato” su un dataset composto da contenuti in varie lingue, è in grado di tradurre testi da una lingua all’altra, in modo se non altro molto rapido.
  • Sintesi di informazioni: se gli viene fornito un lungo insieme di dati, ChatGPT può sintetizzare documenti o articoli complessi in modo chiaro e conciso.
  • Programmazione: la programmazione è basata sul codice, una forma di linguaggio familiare per l’IA. Ecco perché questa tecnologia è in grado di scrivere del codice sorgente per applicazioni e siti web veri e propri.

Come posso accedere al sito di ChatGPT e iniziare a usarlo?

Per accedere a ChatGPT, è necessario registrarsi sul sito ufficiale di OpenAI. Dopo aver creato un account, si potrà accedere alle diverse funzionalità offerte da questo servizio. È importante ricordare che alcune funzionalità potrebbero essere a pagamento, in base al piano scelto e al modello di linguaggio che si desidera utilizzare (ad esempio, passando a un profilo Premium è possibile avere priorità rispetto ad altri utenti o limiti meno restrittivi per quanto riguarda il numero di “prompt” o richieste che si possono fare all’IA).

ChatGPT: l’importanza di un uso sicuro e consapevole

Utilizzare ChatGPT in modo sicuro è fondamentale per proteggere i propri dati personali e garantire un’esperienza d’uso ottimale. Anche se non ci troviamo davanti a un “robot pericoloso”, è importante prestare attenzione alle informazioni condivise con l’intelligenza artificiale e utilizzare strumenti che aumentino la sicurezza online, come una VPN.

Come proteggersi online utilizzando strumenti basati sull’intelligenza artificiale

Se anche tu sei preoccupato dalle possibili ramificazioni di un uso nocivo dell’IA e delle minacce digitali, ecco alcuni consigli per garantire standard di sicurezza di buon livello:

  • Utilizza una VPN: una VPN (Virtual Private Network) è una rete privata virtuale che ti consente di navigare con un maggior livello di sicurezza e anonimato, proteggendo i tuoi dati e la tua privacy. I migliori servizi non si “limitano” a creare una rete sicura, offrendo anche funzioni avanzate come Threat Protection (protezione dalle minacce online) ed evitano il band throttling, ovvero la limitazione significativa delle prestazioni di una connessione a internet (cruciale ad esempio quando si gioca online).
  • Fai attenzione alle informazioni che condividi: evita di rivelare dati sensibili o personali con l’intelligenza artificiale, o correrai il rischio che finiscano nelle mani sbagliate. È importante essere consapevoli del trattamento dei dati personali e delle possibili conseguenze per la tua privacy a fronte di comportamenti imprudenti.
  • Aggiorna con costanza tutti i tuoi dispositivi: computer, smartphone e altri dispositivi con accesso a internet dovrebbero essere sempre aggiornati, tramite l’installazione delle ultime versioni del sistema operativo o delle patch rilasciate. Gli aggiornamenti spesso includono modifiche che incidono positivamente sui livelli di sicurezza, proteggendo i tuoi device dalle minacce online.
  • Utilizza password forti e originali: crea password complesse per i tuoi account e utilizza un gestore di password per memorizzarle in modo sicuro. Non utilizzare la stessa password per più account, poiché ciò aumenta il rischio di violazioni della sicurezza.
  • Attiva l’autenticazione a due fattori: l’autenticazione a due fattori aggiunge un ulteriore livello di sicurezza ai tuoi account online. Questo sistema, chiamato anche 2FA, si basa sull’invio di un codice di verifica a ogni login (oltre alle credenziali standard).
  • Informati: per comprendere meglio i limiti e le potenzialità dei chatbot basati sull’intelligenza artificiale, prova a utilizzare questi strumenti, familiarizza con le loro potenzialità per contestualizzarli in modo corretto.

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I limiti di ChatGPT e l’importanza dell’intervento umano responsabile

Nonostante le innegabili potenzialità di ChatGPT, è fondamentale essere consapevoli dei limiti e delle sfide associate all’uso dell’intelligenza artificiale. Tra questi, possiamo includere:

  • Affidabilità delle informazioni: l’IA potrebbe generare informazioni errate o fuorvianti, poiché si basa sui dati di addestramento e non è in grado di distinguere tra fonti attendibili e non attendibili. È quindi essenziale verificare le informazioni prodotte da ChatGPT e non fare affidamento ciecamente sulle sue risposte.
  • Etica e responsabilità: l’uso dell’intelligenza artificiale solleva questioni etiche riguardo alla responsabilità delle decisioni prese dall’IA e all’impatto delle sue azioni sulle persone e sulla società. È importante considerare attentamente gli aspetti etici associati all’utilizzo di ChatGPT e assicurarsi che l’IA sia utilizzata in modo responsabile e rispettoso dei diritti e delle libertà individuali (ad es. anche per quanto riguarda le possibili implicazioni sul mondo del lavoro).
  • Bias e discriminazione: ChatGPT, come altre intelligenze artificiali, può essere influenzato dai pregiudizi presenti nei dati di addestramento. Questo può portare a risposte discriminatorie o in altro modo “sbilanciate”. È importante monitorare attentamente il comportamento dell’IA e intervenire per correggere eventuali bias presenti nelle sue risposte.
  • Rispetto della privacy: l’uso di intelligenza artificiale per analizzare e generare testi comporta la necessità di proteggere la privacy degli utenti e dei dati che vengono elaborati. È fondamentale garantire che le informazioni personali e sensibili siano adeguatamente protette e utilizzate nel rispetto delle norme applicabili.
  • Dipendenza eccessiva dall’IA: affidarsi troppo all’intelligenza artificiale può portare a una diminuzione di capacità tipicamente umane come la creatività. È importante trovare il “giusto equilibrio” tra l’uso dell’IA e l’intervento umano, sfruttando le potenzialità di ChatGPT senza trascurare l’importanza del pensiero critico e dell’innovazione umana.