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Ricerca NordVPN: i siti web di quali Paesi hanno il maggior numero di tracker?

La maggior parte dei siti web traccia gli utenti per scopi pubblicitari o di analisi dell’utenza. Tuttavia, una recente ricerca condotta da NordVPN mostra che Paesi come Hong Kong, Singapore e Stati Uniti lo fanno più di altri, con alcune tipologie di siti che mostrano pochissimo rispetto per la privacy degli utenti. Continua a leggere per saperne di più e per capire come proteggerti dal tracciamento online.

Ricerca NordVPN: i siti web di quali Paesi hanno il maggior numero di tracker?

Cosa sono i web tracker?

I tracker online sono pixel, cookie o script di tracciamento che i siti web utilizzano per raccogliere informazioni sui loro visitatori. I proprietari di alcuni siti potrebbero vendere i dati raccolti a inserzionisti, professionisti del marketing, agenzie governative e società private per trarne profitto. Ecco le due ragioni più comuni per cui viene eseguito il tracciamento:

  • Pubblicità. I siti web utilizzano il tracciamento pubblicitario per offrire annunci personalizzati di beni e servizi, al fine di incoraggiarti ad acquistarli o spendere di più. Inoltre, i tracker di annunci permettono ai siti web di mostrare pubblicità mirate o di ricordarti di acquistare qualcosa che hai cercato altrove.
  • Statistiche. Gli amministratori di un sito web utilizzano i tracker per monitorare il modo in cui interagisci con il loro sito. Conoscere queste informazioni li aiuta a personalizzare il sito in base alle tue esigenze, ad esempio posizionando pulsanti sulle pagine più visitate, modificando il layout o rimuovendo le informazioni a cui gli utenti non sembrano interessati.

I tracker possono raccogliere informazioni o abitudini di navigazione (ad esempio i siti che visiti, gli elementi su cui clicchi), il tuo indirizzo IP e persino i dati personali (come il tuo indirizzo e-mail).

Com’è stata eseguita la ricerca di NordVPN?

I ricercatori di NordVPN hanno preso in esame i primi 100 siti in 25 Paesi. I principali siti web sono stati raccolti da SimilarWeb, una società di analisi dei dati web specializzata in prestazioni e traffico web.

I ricercatori hanno visitato questi siti utilizzando tre tracker blocker: Brave, Privacy Badger e uBlock Origin. Non hanno effettuato l’accesso ai siti presi in esame, ma hanno accettato i cookie di tracciamento ove possibile.

Infine, hanno confrontato il numero più elevato di tracker rilevati nei vari Paesi per determinare quanto fosse frequente il tracciamento in ciascuno di essi.

Cos’ha mostrato la ricerca?

Dalla ricerca è emerso che Hong Kong ha il maggior numero di tracker per sito web. In media, i siti web di Hong Kong hanno 45,4 tracker per la raccolta di informazioni sugli utenti.

Singapore ha il secondo numero più alto di tracker per sito: 33,5. Gli Stati Uniti sono terzi in questa classifica, con una media di 23 tracker per sito. L’elevato numero di tracker indica la necessità di un cambiamento culturale in questi paesi, oltre ad una maggiore protezione legale della privacy degli utenti digitali.

Al contrario, i siti web del Nord e Centro Europa hanno pochissimi tracker, a dimostrazione del fatto che esiste una maggior tutela della privacy digitale rispetto ai Paesi citati in precedenza.

I siti web austriaci presentano un minor numero di tracker, con soli 11,4 tracker per sito web.

Anche i siti con sede in Paesi scandinavi come Svezia e Danimarca hanno un numero relativamente basso di tracker, con una media di 11,7. Questi Paesi sono seguiti da Norvegia (12,3) e Finlandia (12.6).

Nonostante l’importanza delle leggi sulla protezione dei dati, la ricerca suggerisce che le pratiche di tracciamento online sono influenzate anche dalla cultura e non solo dal GDPR (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati). Pur applicandosi in questi Paesi, i siti web di Regno Unito (18,6), Francia (17,6) e Spagna (18,2) mostrano un elevato numero di tracker. Si comportano meglio l’Italia e la Germania, con una media di 15,9 e 15,8 tracker per sito rispettivamente.

PaeseMedia
Hong Kong45,4
Singapore33,5
USA23,1
Australia18.6
Gran Bretagna18,3
Spagna18,2
Francia17,6
Canada16,4
Portogallo16,2
Italia15,9
Germania15,8
Islanda15,8
Svizzera15,4
Irlanda15,2
Brasile15,1
Emirati Arabi Uniti14,8
Messico13,6
Belgio13.2
Olanda13,1
Giappone12,9
Finlandia12,6
Norvegia12,3
Svezia11,7
Danimarca11,7
Austria11,4

In che modo il tracciamento varia tra i diversi tipi di siti?

Lo studio ha rilevato che i siti web di social media tracciano di più gli utenti, con una media di 28 tracker per sito. Tuttavia, questa media elevata sembra essere deviata dalla diffusione del tracciamento a Hong Kong e Singapore, dove i siti di social media hanno rispettivamente un numero medio di 169 e 143 tracker. In molti altri Paesi, i siti di social media hanno solo 11 tracker per sito, con il Canada che presenta una media di soli 7 tracker su tali siti.

Anche i siti di notizie, tecnologia e shopping hanno molti tracker (rispettivamente, 21, 20 e 19). Questi numeri rimangono sistematicamente elevati in tutti i Paesi, con il Regno Unito che mostra il maggior numero di tracker sui siti di notizie (33).

Le piattaforme di formazione e governative hanno ottenuto buoni punteggi, con una media di soli 7 tracker sui portali educativi e 5 sui siti web governativi.

La ricerca ha mostrato che i siti web dedicati alla sanità hanno in media 15 tracker. Tuttavia, il tracciamento degli utenti su questi siti varia a seconda che siano pubblici o privati.

I siti web per adulti sono quelli che tracciano di meno gli utenti, con una media di appena 4 tracker per sito.

CategoriaNumero medio di tracker
Social28
Notizie21
Tecnologia20
Shopping19
Streaming19
Salute15
Servizi14
Finanza12
Istruzione7
Governo5
Altro4
Porno4

Quali sono i pericoli del tracciamento online?

Il mantenimento della privacy dei dati è importante. Le informazioni sugli utenti sono una risorsa e tutti, dalle grandi aziende ai criminali informatici, vogliono mettere le mani sui tuoi dati. Proteggere la privacy è quindi fondamentale quanto rimanere al sicuro online.

Sebbene molti tracker siano impiegati per scopi pubblicitari e per migliorare l’esperienza utente, sono anche utili per chi vuole spiarti.

Tenere traccia della cronologia di navigazione e delle ricerche eseguite sul web compromette molto la tua privacy. Gli ISP (Internet Service Providers, ossia fornitori di servizi Internet), le agenzie di marketing, le compagnie di social media e i governi possono accedere alle tue azioni e ai tuoi desideri online, cosa che rappresenta una violazione della privacy (anche quando non comporta alcun rischio immediato per la sicurezza).

Tuttavia, i tuoi dati possono diventare accessibili anche agli hacker. Può verificarsi una cattiva gestione delle informazioni degli utenti, con molte aziende che subiscono gravi violazioni di dati. Ogni anno si verificano migliaia di fughe di dati, episodi di hackeraggio e dump di dati del dark web, esponendo le informazioni di milioni di utenti.

Blocca i tracker con Threat Protection

Sapere che ogni tua mossa online viene tracciata può essere sconcertante. La buona notizia è che puoi impedire che ciò accada e che è più facile di quanto potresti pensare.

L’utilizzo di una VPN aumenta la tua privacy digitale. Inoltre, NordVPN dispone di una funzione di sicurezza informatica avanzata chiamata Threat Protection, che blocca i tracker, gli annunci e le finestre pop-up durante la navigazione.

Threat Protection è gratuita perché compresa con qualsiasi abbonamento NordVPN e ti consente di navigare online senza lasciare traccia, proteggendo la tua privacy e migliorando la tua sicurezza digitale.

I tracker di terze parti non saranno in grado di raccogliere informazioni sulle tue abitudini di navigazione. Inoltre, non vedrai più annunci mirati quando visiti i tuoi siti preferiti, il che ti permetterà di vivere un’esperienza online più fluida.

La sicurezza online inizia con un semplice clic.

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