Nonostante questi numeri, sembra che la parola “scam” non ci intimidisca, visto che la metà dei nostri connazionali si dice prontissima a partecipare ai grandi acquisti anche quest’anno. E alcuni sono persino disposti a rivelare i nomi dei propri figli per risparmiare qualche euro…
Il sondaggio: la sicurezza durante gli acquisti per il Black Friday
Il sondaggio commissionato da NordVPN e condotto da tre aziende specializzate in quest’ambito, ovvero Cint, Norstat (Svezia e Polonia) e Syno International (Austria e Svizzera), ha scattato un’istantanea piuttosto preoccupante.
Grazie ai dati raccolti, possiamo farci un’idea del numero di utenti caduti vittima di truffe online durante il Black Friday o il Cyber Monday. Il sondaggio è stato condotto a poche settimane dall’arrivo di questo periodo tanto atteso nel 2023: agli intervistati sono state poste quattro domande sulle abitudini di acquisto e sulle loro esperienze in quanto a truffe e raggiri durante il periodo più “caldo” per gli acquisti, ovvero quello che comprende il Cyber Monday, il Black Friday e arriva fino ai saldi di Natale.
Il sondaggio ha cercato anche di scavare più in profondità nella psicologia degli utenti, cercando di scoprire quanto fossero disposti a rivelare per ricevere offerte migliori.
Lo studio è stato condotto in 12 Paesi, fra cui, oltre all’Italia, Stati Uniti, Regno Unito, Canada e Australia.
Venerdì nero? Sì, ma per colpa delle truffe
Secondo il sondaggio di NordVPN, quasi il 20% degli italiani impegnati negli acquisti online ha subito una truffa. In totale, si tratta di quasi tre milioni di persone raggirate durante questa caccia all’affare come il Black Friday e il Cyber Monday.
Tuttavia, quasi la metà degli italiani sembra non farsi spaventare da questi numeri, dicendo di non temere potenziali scam durante i propri acquisti online: il 50% degli intervistati è ancora pronto a cogliere le offerte più vantaggiose dell’anno, anche a costo di rischiare qualcosa.
“Solo” il 40% degli italiani ha dichiarato di non aver ancora deciso se partecipare al Cyber Monday, al Black Friday o ai saldi di Natale.
"L’esperienza del passato indica chiaramente che i cybercriminali concentrano la propria attività durante la stagione degli acquisti e dei regali. Ecco perché i 30 milioni di italiani che intendono approfittare delle offerte quest’anno dovrebbero stare particolarmente in guardia" ha precisato Adrianus Warmenhoven, esperto di cybersecurity di NordVPN.
"In ogni occasione, cerchiamo di far passare un messaggio che reputiamo molto importante: se un’offerta sembra troppo bella per essere vera o se vengono richieste molte informazioni personali per ottenere uno sconto o per “fare l’affare”, probabilmente la truffa è dietro l’angolo".
Gli italiani sono pronti a tutto pur di avere uno sconto?
La quasi totalità (94%) degli intervistati italiani ha rivelato di essere disposta a divulgare almeno un’informazione personale (nome completo, indirizzo email, informazioni bancarie, ecc.) per ricevere un bonus, un omaggio, uno sconto o un servizio gratuito.
Interessante notare che il 4% degli acquirenti online italiani è disposto a rivelare i dettagli della propria carta di credito, il 13% il proprio codice fiscale e il 7% i nomi dei propri figli in cambio di un’offerta.
Come proteggersi dalle truffe durante il Black Friday
I cyber criminali cercano di ottenere un profitto illecito, mettendo nel mirino i cacciatori d’affari meno attenti. Visto che l’informazione è la prima contromisura difensiva, dai un’occhiata ai consigli dei nostri esperti per fare acquisti online con maggiore sicurezza e consapevolezza durante il Cyber Monday, il Black Friday o i saldi di Natale.
- Divulga meno informazioni personali possibili. I negozi online seri e affidabili non chiederanno mai più dati personali di quelli strettamente necessari per effettuare il pagamento e la spedizione dell’ordine. Se possibile, ti consigliamo di provare a effettuare il checkout rapido (senza registrarti sul sito) per evitare di creare un account che potresti non usare mai più e condividere dati superflui.
- Attenzione agli URL. Assicurati che l’indirizzo del sito web inizi con "https://" e non solo con "http://". In questo caso, la "s" sta per "sicurezza" (una regole semplice da ricordare!). Fai attenzione ai nomi dei negozi online perché potrebbero presentare delle piccole alterazioni o errori nell’URL: fornire i tuoi dati personali su "ad1das.com" anziché su "adidas.com" potrebbe provocare conseguenze devastanti per la tua privacy (e per il tuo conto corrente).
- Stai attento agli URL abbreviati. Fai attenzione agli URL abbreviati come quelli che si possono creare su bit.ly o tinyurl.com. Se ti imbatti in uno di questi link corti, cerca manualmente l’offerta sul sito web del rivenditore per verificare che non si tratti di uno specchietto per le allodole.
- Massima cautela con le connessioni WiFi pubbliche. Evita di effettuare pagamenti e fornire informazioni sensibili quando sei connesso a una rete Wi-Fi pubblica. Molto spesso, gli hotspot pubblici sono meno sicuri rispetto alla rete di casa: se ti vedi costretto a fornire dati personali quando sei collegato a una rete Wi-Fi pubblica, usa una VPN per crittografare tutte le informazioni.
- Utilizza strumenti di sicurezza online. Soluzioni come Threat Protection Pro di NordVPN possono proteggerti dai siti web dannosi creati dagli hacker per rubare le tue credenziali o altre informazioni sensibili. Questa funzionalità è infatti in grado di rilevare i siti a rischio e bloccarne l’accesso.
- Tieni d’occhio i tuoi estratti conto bancari. Monitorando con frequenza il bilancio alla ricerca delle transazioni sospette è sicuramente utile a rilevare attività sospette sul tuo conto bancario. Solo con un controllo puntuale sarà possibile reagire in modo celere.
La sicurezza online inizia con un semplice clic.
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Metodologia
Il sondaggio è stato commissionato da NordVPN e condotto dalle aziende esterne Cint, Norstat (Svezia e Polonia) e Syno International (Austria e Svizzera) dal 16 al 27 ottobre 2023. Il gruppo target del sondaggio è composto da cittadini residenti in diversi Paesi: Regno Unito, Stati Uniti, Canada, Australia, Germania, Spagna, Paesi Bassi, Polonia, Svezia, Italia, Austria e Svizzera. Gli intervistati sono stati scelti fra soggetti di età pari o superiore a 18 anni, selezionando un campione di utilizzatori della rete internet. Per ogni Paese sono state intervistate 1.000 persone, ad eccezione della Spagna (800) e della Svizzera (800). Sono state applicate quote su età, genere e luogo di residenza.