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Ecco alcuni dei numeri più rilevanti:
- 7, come i milioni di italiani che hanno subito attacchi di phishing.
- 50%, come la percentuale della nostra popolazione che ha ricevuto almeno un messaggio di phishing nel corso della propria vita.
- 7%, ovvero la percentuale di popolazione italiana che riceve messaggi di phishing ogni giorno.
- 10%, la percentuale di persone che hanno subito danni a causa del phishing.
Questi dati sottolineano quanto sia importante una maggiore consapevolezza e preparazione per affrontare e prevenire il problema del phishing, in un’epoca come questa sempre più caratterizzata dalla onnipresenza della sfera digitale.
Cos’è il phishing?
Il phishing è una tecnica usata dai cybercriminali per ottenere informazioni sensibili (come password e dettagli relativi a metodi di pagamento, fra cui le carte di credito) fingendosi un interlocutore affidabile.
Nella pratica, si concretizza in email, messaggi, chiamate o siti web ingannevoli. In Italia, secondo il sondaggio condotto da Cint su richiesta di NordVPN, sono più di 20 milioni le persone che, nel corso della loro vita, hanno ricevuto almeno un messaggio di phishing.
Quadro statistico sul phishing in Italia
Il sondaggio condotto da NordVPN fornisce una panoramica dettagliata della situazione in Italia. È emerso che 7 milioni di italiani, circa il 14% della popolazione, hanno subito veri e propri attacchi di phishing. Un dato allarmante, soprattutto considerando che il 7% degli italiani riceve un messaggio di phishing al giorno.
La distribuzione demografica delle vittime di phishing rivela aspetti interessanti:
- Genere: gli uomini si sono rivelati leggermente più consapevoli sul tema del phishing (77% contro 63% delle donne), ma entrambi i generi sono ugualmente esposti agli attacchi.
- Età: la fascia di popolazione compresa fra 25 e 34 anni è la più colpita, visto che il 74% dice di aver ricevuto messaggi di phishing. Non sorprende scoprire che anche la generazione più anziana (over 65) sia caratterizzata da un alto tasso di rischio (70%).
- Reddito: le persone con un reddito più elevato, si sono mostrate più informate dal lato del phishing (79%) rispetto a quelle con redditi più bassi (58%).
È interessante anche notare come la professione influenzi la consapevolezza: i lavoratori autonomi e i freelancer sono i più consapevoli (80%), mentre chi è in congedo parentale sembra essere meno al corrente di questo rischio (55%).
Questi numeri suggeriscono che l’esposizione al tema, e la familiarità con la sfera digitale, recitano un ruolo chiave nell’ottica della consapevolezza sul phishing.
Impatto del phishing
I dati non sono semplice teoria ma dimostrano che il phishing non è solo una minaccia virtuale, ma ha conseguenze reali. Circa il 7% degli italiani colpiti da phishing ha subito perdite finanziarie o il furto delle proprie credenziali di accesso.
Il vettore utilizzato può variare di volta in volta: se il 72% degli italiani ha subito phishing via email, la percentuale scende al 59% fra chi ha ricevuto messaggi di phishing sul proprio telefono (SMS), un fenomeno chiamato comunemente smishing.
La versatilità offensiva delle organizzazioni criminali, sottolinea quanto sia importante vigilare con costanza su tutti i principali canali di comunicazione.
Prevenzione e protezione
La prevenzione e la consapevolezza dovrebbero andare a braccetto per far fronte alla minaccia del phishing.
Il sondaggio di NordVPN evidenzia che la conoscenza del phishing cambia in maniera significativa tra diversi gruppi sociali. Per esempio, il 77% degli uomini dice di sapere cosa sia il phishing, contro il 63% delle donne.
In modo simile, anche l’età sembra influenzare i risultati. Tra i giovani di età compresa tra 18 e 24 anni, il 61% è consapevole del phishing, mentre questa percentuale sale al 76% nella fascia di età fra 35 e 44 anni. Per quanto molto si sia fatto negli ultimi anni anche attraverso campagne pubbliche, sembra ancora forte la necessità di aumentare la consapevolezza tra i giovani, che sono spesso più attivi online.
Il reddito e il tipo di occupazione influenzano allo stesso modo il tasso di consapevolezza sul tema del phishing. Tra le persone con un reddito più alto, il 79% dice di essere al corrente dei rischi, a differenza del 58% di soggetti con un reddito più basso. Inoltre, l’80% dei freelance e lavoratori autonomi dice di conoscere il phishing, rispetto al 55% di chi si occupa delle faccende di casa.
Come difendersi da questo rischio
Per proteggersi da questa minaccia, serve un approccio fondato su più elementi:
- Filtri anti-spam: spesso presenti in molti servizi di gestione della posta elettronica, possono aiutare a bloccare email sospette prima che raggiungano la potenziale vittima.
- Educazione: imparare a riconoscere segnali e indicatori sospetti nelle email e nei messaggi è molto importante.
- Aggiornamenti software: mantenere sempre aggiornati i propri dispositivi per installare con tempestività eventuali patch alle vulnerabilità di sicurezza.
Il Futuro del phishing
Il phishing è una minaccia mutevole e in continua evoluzione. Con l’affinarsi delle tecnologie basate sull’intelligenza artificiale, è probabile che la portata delle offensive dei cybercriminali sia destinata a crescere.
Già da oggi, è essenziale un’informazione di qualità, oltre all’adozione di misure proattive a tutela della propria sicurezza online.
Il sondaggio di NordVPN ha svelato una realtà inquietante: il phishing è un problema molto diffuso in Italia. La consapevolezza, la prevenzione e la tecnologia sono le nostre migliori armi contro questa minaccia. Grazie a soluzioni come Threat Protection Pro, è possibile ridurre alla fonte l’esposizione a possibili rischi, scansionando i file in download e tenendo gli utenti alla larga da siti e contenuti dannosi.
Tutti gli italiani, dai giovani agli anziani, dai lavoratori ai disoccupati, devono prendere misure adeguate per proteggersi dal phishing.
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